Sunday, 20 January 2013
2nd for Category 4. Right around 9th or 10th overall. 1 prime lap win.

   For my first criterium I’d say it went…. alright.  It was exciting, fun, and I worked hard.  I would have liked to have finished in a higher position, but it was a great learning experience and I know I’ll take every second of what I did today into next weeks race.
   It was a short course that only lasted about 1’15” each lap with 3 turns and a long curve.  It wasn’t a monotonous race for 40 minutes, but was broken up with prize or “prime” laps ever few times around.  It was exciting to come through the start/finish and hear the bell sound and the lady yell “$25 DOLLAR GIFT CARD!” or “$50 CASH!”, and then watch the movement of the group to either push the pace, sit and wait for a break, or cruise into the last 100m before the mini sprint starts.

   I tried to stay calm the whole race.  Not getting anxious or tight on the turns, but keeping a position near the front but still relaxed.  A couple times I did give into the adrenaline of the prize laps and went for it (or at least gave a small effort).  One time a girl shot off with almost the whole lap to go and got a pretty good gap,  with half to go I started closing and thought “I could get her”.  So I put my head down and pushed.  Closer, closer, closer …. then came the last few meters that I was passing… and the line just arrived a few meters too soon.  She got that one, along with many others.  I could tell she was a strong, experienced ride from the way she was racking in the prize laps like candy.  But just from her bike handling and riding you could tell.
   The entire race was a fluid, back and forth, push and relax, sprint and settle.  It felt great and I was so relaxed and felt so good when 5 laps to go came up that a kick on 3 to go didn’t seem out of sights.  So just after we passed the line, I kicked in a higher gear and went for it.  I pushed and pushed, whipping around the turns and curve with all I had.  But it seems my runner instincts drove me more than my cyclist, because I dug for so long and didn’t look back.  I had lead the entire group through the last 3 laps of the race.  Instead of moving over after 400m and letting someone else do some work I got stubborn and kept pushing.  If I had had a teammate behind it would have been great for them, but unfortunately I was solo in this race.
   As we went through the bell lap I knew I just had to stick it out and dig even deeper.  A girl passed with a small kick and I heard Jaime on the curve yell “Get On Her Wheel!!”, so I did.  Got behind her and tried to draw up any last energy for a final sprint in the last 50m.  As we rounded the last curve the girl started falling back and I felt it coming… then 100m later, THE SPRINT.  My legs didn’t have much but I tried to push as the other women passed me.  I couldn’t stay on the sprinters in the final 10m but I gave it everything I had and worked as hard as I could.

 Now I can’t wait for the next race… and lucky enough I don’t have to wait long.  Next Criterium is on Saturday (26th) in Phoenix, The Bike Haus Criterium!!

Thanks to Jaime Dispenza for the great pictures and coaching!!! Your the Best!! 🙂

Footnotes style: Riding off into the Sunset
   Training goes on even after the race, so I got a nice long post race training ride to Gila Bend.  It was 55 miles from where the race was held west of Phoenix.  I felt like a kid getting in trouble at school, having to sit (or actually pedal) through a looooong 3 hour ride to REALLY think about what I had done.  Or to make it sound more positive maybe it was a meditation to reflect on my race experience and enjoy the flat, open, deserted, dry, disdainful (hmmm), desert along highway 85.  It was pretty amazing to see the late afternoon turn into evening and the sun move closer to the horizon as I rode west and then south.  And if that wasn’t exciting enough can’t forget the Southwest Regional Landfill and the Lewis Prison I passed along the way…. Oh Joy.

La Gara, In Italiano

2° Nella Mia Categoria (4), ~9° o 10° in Totale, Vinto Un Traguardo Volante.  Partite in ~32 cicliste

   Ieri ho fatto la mia prima corsa, un criterium.  A due ore di macchina nord di Tucson a Phoenix.  Una zona di pianura, con molto sole e molto caldo.  Quando siamo arrivati gli uomini master stavano correndo e passavano ogni 1’15”, allora ho pensato che il circuito era molto corto.
   Mi sono preparata e riscaldata, e alle 13 siamo partite, categoria 1/2/3 e anche noi della categoria 4, più o meno eravamo in 32.  Con il cielo senza nuvole e il sole bello caldo sui 27 gradi.  Ma non si sentiva il caldo, solo quello della strada e la gara che cominciava.
   Anche se facevamo giri di circa 1’15” per 40 minuti, non era cosi monotono o noiosa.  Ogni 4 o 5 di giri c’era un traguardo volante.  Siamo partiti abbastanza tranquille, senza troppi scatti o nessuna fugha.  Poi quando si sentiva suonare la campana e lo speaker diceva “BUONO DI 25” o “50 DOLLARI” al prossimo giro.  In quel momento l’adrenalina del gruppo aumentava e tutti volevano fare il possibile per vincere il TV.  In ogni TV i concorrenti si guardavano a cercare di capire le più forti in corsa. 

   E stato bello correre con americane e fare il confronto con italiane/europe/ e maschi juniores.  E giusto quello che ho sentito che le americane son abituate alle strade larghe, e tanto spazio.  Il gruppo prendeva le curve molto larghe e se ci si avvicinava troppo e ci si toccava col gomito la concorrente vicina si spostava subito.  Io non avevo paura del gruppo o stare vicino, anzi era divertente e come un gioco… sono proprio italiana 😉
   Ho visto che cera una ragazza che cercava di vincere tutti i TV, e li vinceva quasi tutti.  Su uno dove lei e partita troppo presto sono quasi riuscita a batterla, ma ho perso per solo mezza ruota (quello scatto e stato divertente pero).  Poi un’altra volta ero davanti io, ai 50m ho controllato chi era vicino a me e quando mi sono accorta che una stava scattando, mi sono alzata sui pedali e nessuno mi ha passato quindi HO VINTO … almeno un TV e $25.
   Ogni giro cercavo di stare abbastanza davanti senza tirare troppo, e quando mancavano 5 giri mi sentivo benissimo.  Ho pensato alla tattica di corsa che ho fatto col mio allenatore e a 3 giri mi sentivo bene e volevo cercare di fare qualcosa.  Allora a quel punto mi sono messa davanti, ho messo giu la testa, e ho cominciato a tirare molto forte.  Solo che invece di guardare indietro dopo un po e magari rialzarmi perché tutte erano in fila dietro di me, son andata avanti a tirare fino alla fine.  Questa sarebbe stata la tattica di atletica leggera e non da ciclista.  In atletica quando si accelera, si va e non si guarda indietro.  Invece nel ciclismo la scia e molto importante e i corridori sfruttano molto quella, specialmente in percorsi corti e veloce.
   Quando ho sentito suonare la campana dell’ultimo giro ho visto scattare un’altra ragazza.  Ho sentito il mio allenatore mi grida “SULLA RUOTA!!”.  Allora sono scattata e mi son messa sulla sua ruota per cercare di riposare il piu possibile prima dello sprint finale. Quando siamo arrivate a 100m ho capito che lei stava cedendo e l’ho affiancata e ho cominciato a spingere al massimo che avevo nelle mie gambe perche vedevo l’arrivo avvicinarsi.  Purtroppo 7 o 8 concorrenti che arrivavano dal gruppo mi hanno sorpassato negli ultimi metri.
   Ma ho la soddisfazione di essere in buona forma, di aver fatto una bella corsa, e di aver imparato molto anche sbagliando per usare nella prossima gara.

Adesso mi preparo per sabato il 26 gennaio, un altra criterium ancora a Phoenix, Bike Haus Criterium.